Nel cuore del terziario italiano, il giorno del black friday si è evoluto sempre più negli anni. Infatti è passato da una mera importazione statunitense a un fenomeno intrinseco, un’occasione di opportunità e, inevitabilmente, di caos. Gli operatori del terziario, hanno assistito a questa trasformazione con occhi critici, misurando gli alti e bassi di un evento che ha conquistato i consumatori italiani con una frenesia commerciale che aumenta di anno in anno. Per questo tutti noi, come nel caso della festa di halloween, dobbiamo rendere questa giornata commercialmente conveniente, oltre che un bel ricordo per i nostri clienti.

La tradizione del black friday si accosta erroneamente alla grande depressione che sconvolse gli Usa nell’ottobre del 1929, mentre in realtà si riferisce a una giornata di sconti e promozioni commerciali, solitamente il giorno successivo al giorno del ringraziamento negli Stati Uniti, che cade il quarto giovedì di novembre. Una delle spiegazioni più comuni sull’origine di questa consuetudine  è che il termine derivi dal passaggio dai rossi (perdite) ai neri (profitti) nei libri contabili delle aziende. In passato, i commercianti segnavano le perdite in rosso e i profitti in nero e il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento, i negozi offrivano sconti significativi per attirare i consumatori, portando così a un aumento delle vendite e al passaggio da rosso a nero nel bilancio aziendale.

Inizialmente inteso come un giorno di sconti e promozioni pre-natalizie, il black friday ha trasceso il suo status di evento commerciale per diventare un’esperienza a tutto tondo. Dal punto di vista operativo, ciò implica una pianificazione meticolosa e una gestione attenta non solo delle merci ma, in alcuni casi, anche delle risorse umane e logistiche. La domanda crescente da parte dei consumatori ha spinto le aziende a prepararsi per una giornata che può segnare una buona parte dell’intero anno.

Da un lato, il black friday rappresenta una straordinaria opportunità di vendita. I consumatori italiani si uniscono alla caccia di affari, creando un impulso di acquisto che stimola le entrate in modo significativo. Dall’altro lato, la pressione per offrire sconti competitivi può mettere a dura prova la redditività, rendendo cruciale la pianificazione strategica per bilanciare l’entusiasmo dei consumatori con la sostenibilità economica dell’intera attività.

La digitalizzazione, inoltre, ha amplificato l’impatto del black friday, trasformandolo da un evento prettamente fisico a un’esperienza online. L’importanza di una presenza digitale solida e di strategie di marketing mirate è diventata una necessità, mentre la competizione per attirare l’attenzione dei consumatori online è diventata feroce.

In Italia, la tradizione del black friday è stata accolta con una miscela di entusiasmo e scetticismo. Alcuni vedono l’evento come un’opportunità per ottenere offerte vantaggiose, mentre altri lamentano la sua crescente commercializzazione, argomentando che possa minare lo spirito del Natale. Noi operatori del terziario dobbiamo cercare di bilanciare l’entusiasmo dei clienti con le sfide che l’evento può presentare, ma soprattutto vedere questo giorno, insieme a halloween, come una nuova tappa verso natale.

In conclusione, il black friday è diventato un punto fermo nel calendario commerciale italiano, con implicazioni significative per gli operatori del terziario. Affrontare questo evento richiede non solo abilità operative e strategie commerciali astute, ma anche un’attenzione particolare alle esigenze e alle aspettative mutevoli dei consumatori italiani. Mentre il black friday si afferma come una tappa cruciale per il terziario italiano, resta da vedere come evolverà questa frenesia commerciale e quale sarà il suo impatto a lungo termine sul nostro modo di fare affari. Noi di EBter Abruzzo monitoriamo costantemente questi periodi che vengono da tradizioni commerciali di importazione, cercando di offrire ai nostri associati i migliori spunti e punti di vista per sfruttarli al meglio.